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Nobody Saves The World – Recensione

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Gli autori di Guacamelee! ci regalano una nuova IP tutta da vivere dal titolo: Nobody Saves The World.

Nobody Saves The World è il nuovo titolo targato Drinkbox Studios ed è disponibile da qualche giorno su console Microsoft e Pc, nonché sul Game Pass; trattasi di un fantastico action-gdr in puro stile classico ma che allo stesso tempo riesce a proporre qualcosa di realmente originale. Gli autori del famoso Guacamelee! quindi, anche questa volta, sono stati in grado di sorprenderci con un titolo incredibile, folle e dannatamente divertente da giocare.

Ma andiamo con ordine.

In Nobody Saves The World vestirete i panni di Nobody ( Nessuno ), un personaggio apparentemente normale che si ritrova a dover salvare il mondo da una pericolosa Calamità risorta dopo essere rimasta inattiva per molti anni, minacciando di distruggere il mondo e tutti coloro che vi si trovano.
Sebbene il nostro personaggio non sia dotato fisicamente né tanto meno dotato di forza bruta, sarà comunque in grado, grazie al potere di una bacchetta magica, di trasformarsi in creature diverse che dispongono ognuna di proprie abilità individuali. Queste “forme”, come le chiama il gioco, includono diverse tipologie tra cui una lumaca, un cavaliere, un cavallo, un drago e via discorrendo.
Una formula che sin dalle prime battute appare intelligente e sensata, dato il level design ben pensato dei dungeon e il come avviene l’apprendere queste forme. Ognuna di esse come dicevamo possiede diverse abilità uniche, sia per le sezioni inerenti all’ esplorazione sia per quanto concerne i combattimenti. Personaggi veloci come il cavallo ad esempio, sono ottimi per coprire grandi distanze a piedi, mentre altri come la sirena sono in grado di viaggiare attraverso specchi d’acqua. Alcune aree e interazioni sono accessibili solo tramite l’utilizzo di determinati personaggi quindi, e starà a voi sfruttare tutte quelle che il gioco vi metterà a disposizione. Ad esempio, il raggiungimento di diversi forzieri nascosti dietro a un muro richiederà l’utilizzo della forma “Ratto”.

Nobody Saves The World (come accennato in apertura d’articolo), è decisamente esilarante e divertente e tutto ciò che ci si poteva aspettare dal team dietro la serie di Guacamelee! insomma, qui trova nuova linfa. Personaggi come Randy e Octavia sono divertenti parodie dei personaggi tipici che si potrebbero incontrare in un gioco di ruolo classico e lo stesso si può dire per la maggior parte degli NPC presenti nel gioco.

Dove Nobody Saves The World brilla ed eccelle di più in assoluto pertanto, è nella progressione del personaggio e nell’approccio al combattimento conseguente ad esso. Ogni “Forma” ha le sue abilità attive e passive e man mano che continuerete a sbloccare nuove forme, avrete anche accesso a nuove abilità per ognuna di esse. Queste abilità possono anche essere assegnate a forme diverse, consentendo essenzialmente al giocatore di personalizzare la propria build per ogni forma. Essendo un gioco d’azione, il combattimento di Nobody Saves the World consiste nell’eseguire attacchi contro i nemici. Nulla di complicato o originale, direte voi. Tuttavia, c’è anche una buona componente strategica quando si affronta una specifica minaccia. I nemici hanno i loro tratti unici e i loro punti deboli, con alcuni che hanno persino poteri che impediscono loro di subire danni fino a quando non verrano colpiti con un tipo di mossa specifica o nella maniera appropriata. Nei momenti più intensi infatti, vi ritroverete a scambiare freneticamente le forme, ricorrendo all’uso di più tecniche per mettere fuori combattimento i mal capitati.

Sebbene ci siano molti nemici da combattere nel mondo di gioco, i dungeon sono una componente molto importante in Nobody Saves The World, poiché infarciti di diramazioni e punti nascosti che richiederanno l’uso delle già citate forme.I Dungeon sono il pane quotidiano del gioco credeteci, e garantiscono una sfida sostanziale che finisce sempre nel regalare oggetti utili.
Una volta che entrerete in un dungeon, dovrete ripulirlo dai nemici senza morire, poiché essere uccisi vi riporterà all’ingresso dovendo così ricominciarlo d’accapo. Ogni volta che entrerete in ognuno di questi noterete diversi cambiamenti rispetto alla volta precedente poiché il layout differisce e il gioco lo genera proceduralmente, seppur l’aspetto estetico e le meccaniche utilizzate al suo interno restano tali.

Al loro interno saranno presenti anche le Form Quest, che non sono altro che specifiche missioni per i diversi personaggi in cui Nobody può trasformarsi. Il completamento di queste fornirà esperienza e aumenterà il vostro livello di forma, sbloccando più abilità da utilizzare in combattimento. Man mano che avanzerete nell’albero dei moduli, dovrete raggiungere determinati livelli prima di poter sbloccarne altri aggiuntivi. Spiegarlo sembra abbastanza macchino e poco pratico ma in realtà fidatevi se vi diciamo che è tutto molto semplice da apprendere e portare a termine.

Mentre vi farete strada in lungo e in largo nel mondo di gioco inoltre, incontrerete molte pietre di salvataggio viola a cui basterà avvicinarsi per salvare automaticamente la partita e mettere al sicuro quindi i vostri progressi. Questo potrebbe essere l’unico aspetto di Nobody Saves The World che non convince appieno, poiché a volte risulta fastidioso e piuttosto snervante dover per forza di cose cercarne una e, forse, sarebbe stato bello avere il salvataggio/caricamento manuale come opzione aggiuntiva.

Lo stile artistico di Nobody Saves The World comunque resta stupendo, ed è come un grande festival di colori vivi che esaltano il mondo di gioco. La mappa è piuttosto grande e ai diversi biomi ed ambienti viene data una propria identità visiva distinta. C’è anche un’ eccellente maestria nel design dei personaggi e dei Dungeon. Nobody si distingue visivamente per i suoi occhi enormi e vuoti, vacui, esattamente come un signor Nessuno. Tutte le forme condividono questo tratto visivo e sono capaci di dare originalità e risalto al nostro protagonista, specie rispetto alla schiera di NPC e nemici che incontrerete durante il vostro viaggio. I dungeon -come dicevamo- possono essere simili nel concetto, vero, ma è quasi impossibile trovarne due identici per design e ambientazioni. Da una nave aliena schiantata a un drago addormentato fino alla bocca di un’enorme balena, ognuno sembra una parte unica, naturale e distinta del mondo di gioco e l’occhio insomma ha di che gioire.

Anche sul fronte musicale Nobody Saves The World riesce ad eccellere, con una colonna sonora che passa dal pop a melodie più allegre fino ad arrivare a sonorità più veloci durante gli scontri coi boss.

Al senso di immersione generale e alla chiara attenzione ai dettagli da parte degli sviluppatori contribuiscono anche i suoni di Nobody Saves the World. Non solo ogni Forma e le rispettive abilità hanno un insieme unico di suoni, ma anche gli stessi nemici.

Un gioiellino insomma da giocare assolutamente e che mantiene tutta l’originalità e la ricercatezza tipica di un team che c’ha reso la bocca fine grazie ai suoi precedenti lavori. E se per giunta siete abbonati al servizio offerto da Microsoft non avete proprio scusa alcuna.

Giocatelo!

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VOTO : 8.0

CONCLUSIONI

Con Nobody Saves The World, Drinkbox Studios ha creato un gioco ottimo, un action-gdr ricco dell’ umorismo che li contraddistingue e capace di fare il verso ad un genere ormai radicato.  Si prende poco sul serio ma lo fa con sapienza, scherzando sugli stereotipi a cui i giochi di ruolo ci hanno abituato ma creando nuove meccaniche di sviluppo del personaggio molto interessanti, soprattutto perché sostenute da un gameplay fresco ed originale. La storia bilancia sapientemente il tutto ed il mondo di gioco, creato e disegnato in maniera eccellente, vi spingerà ad esplorare fino all’ultimo angolo nascosto alla ricerca di tesori e nemici da affrontare, attraverso ogni forma possibile ed inimmaginabile.


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Manuel Le Saux

Classe 1977, cittadino romano e giramondo. Videogiocatore da sempre.