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Eastward: la rivelazione indie dell’anno – Recensione

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Eastward è un gioco d’avventura in pixel art che segna il debutto dei Pixpil, team di sviluppo indie con sede a Shanghai composto da appena dieci persone, ed è anche per questo motivo che i risultati del loro lavoro lo rendono un prodotto veramente notevole.

Eastward potrebbe essere definito come una lettera d’amore ai classici giochi di ruolo del passato. Ci sono tante sfumature di The Legend of Zelda nei suoi combattimenti, nei dungeon e nella risoluzione degli enigmi. Ma è la verve con cui il gioco fonde insieme tutti gli elementi per raccontare la propria storia che colpisce davvero.

Eastward

Vestirete i panni di John, uno scavatore che trascorre il suo tempo lavorando nei tunnel e prendendosi cura di Sam, una giovane ragazza incontrata nelle profondità del sottoterra che riposava in uno strano baccello. Sin da subito risulta chiaro a John che Sam è molto di più di una semplice ragazzina, e non passa molto tempo prima che i suoi strani poteri vengano alla luce, insieme all’insistenza sul fatto che ci sia ancora un mondo da scoprire oltre a Potrock Isle, un malandato insediamento sotterraneo costruito molti anni prima per sfuggire al Miasma, una forza distruttiva che avrebbe devastato il mondo di sopra. Governato da un sindaco tiranno, a nessuno è permesso nemmeno menzionare il mondo di sopra, né tantomeno pensare di raggiungerlo.

La storia di Eastward è forse la sua più grande forza, quindi non aggiungeremo altri dettagli per non rovinarvi l’esperienza. Basti dire che l’opera non ha paura di toccare tematiche mature e allo stesso tempo non perde mai di vista il suo senso dell’umorismo ed il suo fascino innato nel farlo. È un viaggio nel vero senso della parola, con personaggi deliziosamente disegnati e con paesi e città ricche di fascino.

Armato di una padella per la maggior parte del gioco, John passa il tempo a navigare in aree e dungeon perlopiù in modo relativamente lineare, risolvendo enigmi su porte, serrature e stanze segrete. Utilizzerete la vostra fidata padella per fare molte cose come lanciare semi in un buco, o colpire maiali volanti nel loro recinto. La scelta di una padella come arma principale risulta essere molto azzeccata poiché una volta lavato il sangue e la melma dei mostri John può cucinare e preparare una buona varietà di piatti che ripristinano i punti salute. Il minigioco di cucina è molto semplice e mai invasivo ed esagerato come in altri titoli e risulta molto divertente e piacevole. Andando avanti nell’avventura avrete la possibilità di usare anche Sam tramite un semplice tocco di pulsante, sistema molto utile sia nel combattimento che nella risoluzione di enigmi.

In combattimento i poteri di Sam possono essere usati per congelare i nemici mentre John li colpisce con la sua padella. Gli enigmi sono un po’ più complessi: la coppia può essere divisa in qualsiasi momento, il che rende alcune sfide a doppio percorso che comportano un uso intelligente delle loro abilità uniche: John può sfondare casse, bombardare muri e bruciare rampicanti; Sam è in grado di intrufolarsi attraverso piccoli varchi e ripulire il Miasma.

Ci sono anche molte aree opzionali da esplorare, segreti da scoprire e upgrade incredibilmente utili sparsi nelle aree che solo gli occhi più acuti potranno scovare. I ragazzi di Pixpil hanno inoltre creato un piccolo gioco di ruolo all’interno di Eastward come minigioco. Funziona proprio come i classici titoli NES ed è creato in maniera eccellente.

Eastward

Forse l’unico vero difetto di Eastward è da ritrovarsi in alcune mancanze nel sistema di combattimento: mirare con armi a distanza non è semplicissimo mentre nel corpo a corpo si sente la mancanza di un pulsante di schivata, specialmente se si ha a che fare con un’enorme quantità di nemici. Ma questi problemi non sono altro che piccoli nei lungo la strada di un viaggio stupendo che consigliamo a tutti di intraprendere.

Eastward è un titolo sorprendentemente bello che utilizza la sua pixel art vibrante e straordinariamente dettagliata con effetti deliziosi. Il mondo post-apocalittico ricorda i più vivaci titoli per Game Boy Advance, ma i moderni effetti grafici aggiungono un tocco in più che aiuta davvero a dare vita alle scene. In un mondo in cui tutti parlano di ray tracing e illuminazione volumetrica, Pixpil dimostra con stile che una forte direzione artistica è, e sarà sempre, il fulcro di un ottimo gioco. Dalle discariche piene di reliquie di un mondo dimenticato alle città sgangherate mozzafiato zeppe di strade strette e antichi cartelloni pubblicitari, ciascuna delle numerose aree dell’opera impressiona sempre a modo suo.

Altro punto a favore di Eastward è l’affascinante colonna sonora creata da Joel Corelitz, che svolge un ruolo fondamentale nel sottolineare i momenti salienti di questa produzione indie.

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VOTO : 9

CONCLUSIONI

Eastward è un’opera davvero meravigliosa, tra i migliori indie in circolazione in questo ricco 2021. Durante l’avventura esplorerete antiche rovine e luoghi terrificanti, vi farete tanti amici e altrettanti acerrimi rivali, viaggerete in un mondo inquietante, surreale ed incredibilmente meraviglioso che non smetterà mai di sorprendervi. Un must da non lasciarsi assolutamente scappare.


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Manuel Le Saux

Classe 1977, cittadino romano e giramondo. Videogiocatore da sempre.