Eternights – Provato: una sorpresa molto intrigante
Negli ultimi giorni abbiamo avuto l’opportunità di provare una demo di Eternights, un titolo che ci ha sorpreso non solo per la sua assurdità, ma anche per il genere ibrido che rappresenta. Parliamo di un connubio tra l’azione sfrenata di un gioco action e la piccantezza dei dating sim. Sì, avete capito bene. Eternights riesce ad unire questi due generi in modo sorprendente, soprattutto se si considera la brevità della demo che abbiamo potuto testare.
Un massacro di cuori
Nonostante i non appassionati dei simulatori di appuntamenti, soprattutto di stampo asiatico, possano inizialmente storcere il naso, è importante sottolineare che l’ultima creazione dello Studio Sai non si prende mai troppo sul serio. Il gioco è caratterizzato da uno stile esagerato e ironico, che tende a superare ogni limite.
Il nostro protagonista si trova in mezzo ad un’apocalisse che minaccia l’intera umanità. Sarà compito nostro decidere quando e come affrontare i pericolosi dungeon infestati da creature infernali e quando invece dedicarci a costruire relazioni con i membri del nostro team.
La gestione del tempo si ispira fortemente al sistema a “giornate” presente nella serie Persona, integrata direttamente nella schermata di gioco. L’obiettivo, come affermato dagli sviluppatori, è creare legami tra i personaggi al fine di preservare la loro integrità attraverso le relazioni. Questo aspetto riveste un ruolo cruciale nella progressione del gioco, in quanto la componente “slice of life” non solo rende il titolo accessibile a tutti i giocatori, che potranno intraprendere diverse scelte con risultati variabili, ma contribuisce anche alla crescita dei personaggi del party.
Il giocatore ha quindi la libertà di gestire il proprio tempo a proprio piacimento. Non è obbligato ad esplorare il mondo devastato dai nemici che lo circonda, né ad instaurare relazioni con altri personaggi, a patto di rispettare i tempi e le fasi stabilite dal sistema di gioco, ogni approccio è lecito, con le proprie conseguenze.
Taglio alla Julienne
Passiamo al fulcro della questione: come sono i combattimenti? Beh, parliamo di un vero e proprio action puro, un classico intramontabile. Il combat system è estremamente divertente, permettendo al protagonista di affettare e sventare orde di nemici grazie alla lama presente sul suo braccio.
Purtroppo, al di là degli incontri che abbiamo avuto modo di provare nella demo, non disponiamo di ulteriori informazioni. Tuttavia, siamo convinti che ci riserverà molte altre sorprese, soprattutto in termini di combattimento. Nonostante il protagonista disponga di una vasta gamma di mosse e poteri elementali, abbiamo la sensazione che potrebbe non essere l’unico personaggio giocabile.
Siamo dunque estremamente curiosi di scoprire più a fondo il party e di comprendere come il sistema di combattimento, già molto soddisfacente, si svilupperà nel gioco completo.
Comparto tecnico
Il comparto tecnico di Eternights ci ha lasciato piacevolmente sorpresi. Nonostante non presenti una grafica particolarmente complessa e talvolta mostri ambientazioni vuote (che potrebbero senz’altro essere arricchite nella versione finale del gioco), è notevole la sua stabilità a 60fps, sia su PC che su Steam Deck, anche durante i combattimenti più frenetici e dettagliati. Abbiamo inoltre apprezzato il fatto che la demo fosse completamente localizzata in italiano (testi e menu).
Gli intermezzi animati in stile anime sono estremamente piacevoli, non solo perché si adattano perfettamente allo stile di Eternights dello Studio Sai, ma soprattutto perché conferiscono ai protagonisti una maggiore personalità.
Tirando le somme
Eternights è un titolo interessante su cui abbiamo posto la nostra attenzione; confidiamo che Studio Sai riesca a fare un buon lavoro date le premesse della produzione. Una piacevole scoperta che riesce a mixare due generi praticamente all’opposto. È il caso di dire che siamo in hype.
È un collezionista letteralmente ossessionato dai videogames. Il suo obiettivo è diventare un po’ l’Alberto Angela e un po’ la Chiara Ferragni del mondo videoludico. Sogna in futuro di combinare il lavoro di giornalista e divulgatore a quello di sviluppatore.