Console MicrosoftConsole NintendoConsole SonyGiochiIn EvidenzaRecensioni

Hotshot Racing – Recensione di un gioco stile Daytona

Condividi la tua esperienza, grazie

0
(0)

Siamo quasi arrivati all’inizio di una nuova generazione di console; la quantità di giochi di corse usciti fino ad oggi è stata immensa. La maggior parte incentrati sul realismo e il dettaglio grafico, altri decisamente più spensierati e tendenti allo stile arcade. Uno di questi è proprio Hotshot Racing. Sviluppato da Lucky Mountain Games, insieme ai veterani di Sumo Digital, Hotshot Racing è un omaggio ai giochi di corsa classici come Virtua Racing e Daytona, con l’aggiunta di elementi in stile Burnout. Il mix funziona molto bene, risultando un racing game davvero divertente.

Il primissimo elemento che risalta all’occhio è decisamente lo stile artistico del gioco. Modellato sui giochi SEGA che lo hanno ispirato, l’aspetto low-poly è incredibilmente distintivo e la scala cromatica dei colori è così vibrante che si può quasi immaginarla su un cabinet arcade degli anni ’90 – soprattutto con quella voce fuori campo che urla “Hotshot Racing” nella schermata del titolo. È un vero ritorno al passato per tutti i videogiocatori di vecchia data. Anche la caratterizzazione dei personaggi presenti nel titolo strizza l’occhio ai vecchi tempi; ognuno è uno stereotipo di qualche tipo, partendo dal russo eccessivamente patriottico fino ad arrivare al fiero inglese con il complesso di superiorità. Parlano costantemente durante le gare, facendo battute al momento di un sorpasso o quando vengono sorpassati e si infastidiscono quando vengono speronati da un avversario. Il cast è un altro punto ben riuscito di Hotshot Racing.

Hotshot Racing

La modalità principale del gioco è il Gran Prix, suddiviso in quattro coppe e tre livelli di difficoltà. Ogni volta che concluderete il Gran Premio con uno dei personaggi, oltre a vedere le loro cutscene personalizzate, sbloccherete nuovi vestiti nonché personalizzazioni per le auto. Le gare sono quasi sempre combattimenti ravvicinati con i corridori che cambiano costantemente posizione, avanti e indietro durante ogni evento. Aspettatevi dunque tanta fisicità (a volte anche troppa) durante le partite. L’IA del gioco risulta infatti eccessivamente “dura” nei confronti del giocatore, tanto da risultare frustrante in alcuni casi. Diventa un problema ancora più grande nella modalità “Drive Or Explode” in cui la velocità è proprio la chiave della vittoria: bisogna rimanere al di sopra di una certa velocità mentre si raggiungono i checkpoint; scesi al di sotto di essa, l’auto inizia a subire danni, fino ad esplodere, proprio come suggerisce il nome della modalità. Ogni volta che si supera un checkpoint, la velocità minima aumenta, costringendo il giocatore a utilizzare in modo efficace il drifting e i boosting per completare la gara. L’altra modalità extra del titolo, che non eccelle per divertimento ed originalità, è “Cops & Robbers” – guardie e ladri, tradotto in italiano –, nella quale bisogna correre e fuggire dalle auto della polizia quando si è “ladri”, o inseguire i malviventi quando si è “poliziotti”.

Hotshot Racing offre dodici tracciati in quattro diverse aree, dal deserto alla costa soleggiata. Ognuno di essi può essere corso in modalità inversa e specchiata. In realtà non è molto, e l’intera opera sembra un po’ leggera nei contenuti, ma sono già stati annunciati tracciati e modalità come DLC gratuiti, in futuro. Ovviamente le gare raggiungono il  massimo della competitività quando si corre con altri giocatori e Hotshot Racing offre la sua esperienza multiplayer. Oltre a una modalità locale per un massimo di quattro giocatori, si può anche saltare online per affrontarne altri provenienti da tutto il mondo in frenetici showdown multiplayer.

La manovrabilità delle auto è semplice: con un piccolo tocco dei freni si ottiene subito una splendida derapata, mentre col pulsante del boost ci si può spingere in avanti per un breve periodo. Entrando nella scia di un pilota che ci precede,  inizierete a prendere velocità, permettendo il sorpasso. Drafting e drifting sono la chiave per guadagnare boost, che è a sua volta anche la chiave per vincere le gare. A fare da contorno un sound design di tutto rispetto e azzeccatissimo per lo stile di gioco.

Video recensione

Facebook Comments

Quanto ti piace questo Articolo?

Fai clic su una coppa per votarla!

Voto medio 0 / 5. Conteggio voti: 0

Nessun voto finora! Sii il primo a votare questo post.

As you found this post useful...

Follow us on social media!

CONCLUSIONI
Overall
7/10
7/10
  • GRAFICA - 7/10
    7/10
  • GAMEPLAY - 7/10
    7/10
  • AUDIO - 7/10
    7/10
  • LONGEVITÀ - 7/10
    7/10

IN SINTESI

Hotshot Racing è un omaggio ai vecchi giochi di corsa arcade anni ’90; offre divertimento e frenesia, derapate e boost a volontà. Con le sue immagini colorate ed il suo sound riporta alla memoria le sale giochi degli anni d’oro. I fan retro probabilmente lo adoreranno, a patto di digerire una IA a volte rovinosa e una quantità piuttosto ridotta di contenuti disponibili al lancio.


Condividi la tua esperienza, grazie

Manuel Le Saux

Classe 1977, cittadino romano e giramondo. Videogiocatore da sempre.