GiochiIn EvidenzaPC GamesRecensioni

Legend of Keepers – Recensione: nei panni di un dungeon master

Condividi la tua esperienza, grazie

0
(0)

C’è un bellissimo racconto breve di Asimov, Sentinella, che, come pochi altri, riesce a raccontare cosa vuol dire essere dall’altro lato della palizzata. Un piccolo capolavoro, che nelle sue poche righe colpisce oltremodo nel segno. Lungi da noi il voler inutilmente scomodare il sommo maestro della fantascienza, ma giocando a Legend of Keepers non abbiamo potuto talvolta fare a meno di far scappare il pensiero a tale racconto. L’ultima fatica di Goblinz Studio si basa infatti proprio sul cambio di prospettive, sul mettere il giocatore in una posizione inedita dal cui vivere vecchie avventure in un’ottica completamente nuova.

Professione: stagista dungeon master

Legend of Keepers mette infatti i giocatori nei panni di un dungeon master, ossia del responsabile di qualche zona pullulante di mostri e, ovviamente, tesori. Il nostro compito è quello di respingere con ogni mezzo le varie spedizioni di “eroi”, desiderose di mettere le mani sulle ricchezze custodite nel nostro dungeon. Un’idea semplice ma intrigante, che ci pone appunto nell’altro lato della palizzata, dove non è solito andare a ficcare il naso.

Legend of Keepers

Il tutto farcito da una grossa dose di ironia. Basti ad esempio pensare che l’intero titolo si sviluppa intorno alla nostra carriera da dungeon master all’interno della Dungeons Company, un’azienda dedita alla difesa e gestione dei vari covi di mostri. Una scalata di ranghi fatta di tanta gavetta ed esperienza, in cui le nostre capacità manageriali saranno messe a dura prova dalle incessanti orde di prodi cavalieri e intrepide eroine. Una particolare commistione tra economia e battaglie, in cui la difesa dei dungeon non è solo una mera questione di vita o morte, bensì soprattutto di business.

Dei dungeon da difendere con unghie e denti

Ma come funziona esattamente Legend of Keepers? La creatura di Goblinz Studio è dotata essenzialmente di due facce, una rivolta ai combattimenti e alla difesa dei dungeon e una più gestionale. Nella prima di esse, ossia in quella più dinamica, dovremo inizialmente disporre all’interno della nostra cripta dei mob e delle trappole, con cui poi rallentare e, soprattutto, attaccare i vari invasori. Classi dei vari mostri, danni elementali, caratteristiche e skill varie: in questa prima fase tattica le cose da tenere a mente sono decisamente molte, con una saggia pianificazione che può tranquillamente far la differenza tra la vittoria e la sconfitta.

Legend of Keepers

Una volta scelta la predisposizione più adeguata di unità e trappole, comincia l’invasione vera e propria, con il nostro dungeon che verrà effettivamente attaccato da un manipolo di eroi. Per fermarli potremo o effettivamente eliminarli oppure incutere in loro abbastanza timore da farli scappare. Il tutto lavorando ai fianchi degli avventurieri di stanza in stanza, in modo tale da indebolirne le difese ed evitare di far loro mettere le mani sul nostro tesoro.

Legend of Keepers: anche gestionale, seppur meno convincente

Una volta messa la parola fine su qualche tentativo di invasione, Legend of Keepers ci catapulta in una fase più gestionale, dove dovremo curare i nostri mostri, assumerne di nuovi, potenziare le nostre difese e così via. Non mancano poi neanche eventi particolari, che mettono un pizzico di brio e di imprevedibilità in più al tutto. Una fase dai ritmi decisamente più compassati rispetto alla precedente e, purtroppo, anche meno convincente. Nulla di particolarmente negativo, ma l’impressione è quella di trovarsi dinnanzi a qualche obbligatorio intermezzo più che a solide sezioni di gameplay.

Legend of Keepers

Ottima, invece, la possibilità di poter scegliere tra differenti eroi, ognuno dei quali dotato di caratteristiche e peculiarità uniche. Un’ulteriore e sviluppata variabile, in grado di aprire la strada a nuove vie e iniettare nel titolo un ulteriore e sostanziosa dose di rigiocabilità.

Dove Legend of Keepers risulta assolutamente convincente è inoltre nella pixel art, che riesce a restituire ottime sensazioni in ogni frangente di gioco. Perché va bene impersonare mostri brutti e cattivi, ma che almeno abbiano stile.

Facebook Comments

Quanto ti piace questo Articolo?

Fai clic su una coppa per votarla!

Voto medio 0 / 5. Conteggio voti: 0

Nessun voto finora! Sii il primo a votare questo post.

As you found this post useful...

Follow us on social media!

VOTO: 7,8

CONCLUSIONI

Legend of Keepers è un buon gioco, che si pone a metà tra un roguelike e un gestionale. Un’opera che si basa su un’idea tanto particolare quanto riuscita e che riesce a regalare decine e decine di ore di gioco. Peccato solo per una fase manageriale non completamente convincente, ma per il resto Legend of Keepers è in grado di fare la gioia di numerosi giocatori, soprattutto di quelli che han sempre desiderato far la parte dei “cattivi”.


Condividi la tua esperienza, grazie