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Valkyrie Elysium – Il provato dalla demo

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Alla corte di Odino in questo nuovo spin-off della serie

Quando vidi Square Enix tirar fuori dal cilindro Valkyrie Elysium durante lo State of Play di marzo, ho come avuto un brivido passeggero e mi son chiesto: ma questi, stanno a fare per davvero? Non perché la serie Valkyria non meritasse di essere riesumata, quanto piuttosto perché tra tutte le loro proprietà intellettuali non mi aspettavo di rivederla. Forse perché rimossa dalla mia testa; forse perché credevo accantonata dalla stessa compagnia.

Eppure con Lenneth e Silmeria ho macinato ore e ore di sano divertimento, tanto da dire basta e sufficientemente per imprimere in me il ricordo in maniera indelebile, ma boh… credo sinceramente di iniziare a perdere colpi e a pensare che non tutto possa sempre essere ricordato – ahimé; con sommo dispiacere. Sta di fatto che Valkyrie Elysium è il quinto gioco della serie ed è in uscita per console PlayStation e PC (tramite Steam) l’ormai prossimo 29 settembre.

Ed io, in particolare, ne sono felice; ma tanto.

Parliamo di un vero e proprio spin-off in cui la nuova Valchiria protagonista porterà il nome di Maria, incaricata dal Padre di tutto, il sommo Odino, di impedire il completamento del Ragnarok. Mentre quest’ultima è alla ricerca di una Midgard devastata, si confronterà spesso con la misteriosa Valchiria Hilde al servizio di Fenrir, per contrastarne l’avvento.

A differenza dei precedenti giochi della serie, questa nuova reincarnazione porta l’esplorazione in ambienti completamente 3D, con la possibilità dunque di ruotare la telecamera e facendo abbracciare alla produzione una nuova dimensione; a lei semi sconosciuta. Questo perché, seppur nel capitolo per PlayStation 2 (Silmeria) gli ambienti di gioco, i personaggi e i combattimenti in generale vantavano una modellazione tridimensionale, il tutto si sviluppava seguendo la logica di un titolo 2D a scorrimento.

valkyrie elysium

Inoltre c’è da sottolineare il fatto che Valkyrie Elysium è stato sviluppato da Soleil, nota più che altro per aver prodotto Ninjala; laddove la serie principale è sempre stata maneggiata da tri-Ace (probabilmente ora impegnata con il nuovo Star Ocean). Il gioco, comunque – almeno da questa prima prova su strada –, oltre a seguire le impronte dei fratelli maggiori, prova a metterci del suo, cercando di non snaturare troppo quanto visto in passato, ma riammodernando e snellendo alcune meccaniche che oggi potrebbero risultare indigeste ai più.

L’impatto sicuramente non è stato dei più impressionanti – lo ammetto –, complice una resa visiva che si presenta quasi in sordina, senza infamia né lode; con sì diversi elementi a schermo e alcuni particellari, ma tutti abbastanza piatti e spogli, presentando all’occorrenza persino del pop-up del fogliame e altre piccole magagne. Questo però sulle prime, perché mano a mano che mi addentravo nelle deserte terre di Midgard iniziavo ad intravederne del potenziale anche sotto questo aspetto, complice forse un’esplorazione che diventa via via sempre più appagante, fatta di leggeri backtracking, strade nascoste e oggetti da trovare.

valkyrie elysium

A tal proposito credo abbia giocato un ruolo fondamentale la durata della demo di Valkyrie Elysium, che può arrivare sino, se non oltre, alle cinque ore di gioco per completare tutto; scelta saggia dunque quella di Square Enix di proporre un provato dal contatore longevo. Perché mano a mano che si assimilano quelle che sono le sue meccaniche, si prende confidenza con l’esplorazione ed ancor di più con i combattimenti, entrando come in un vortice da cui è difficile uscirne; pensate che dopo il rilascio della demo (mezzanotte), ho giocato sino alle quattro del mattino (stamane son distrutto, credetemi).

Il combat system è quanto di più classico si possa trovare su piazza oggigiorno, con tasti dediti agli attacchi leggeri e alle schivate, al salto, alla parata, al lock-on e così via. È però grazie alla pressione in contemporanea dei pulsanti dorsali che si potranno evocare i propri Einherjar (che non sono altro che anime smarrite che vi porterete dietro) o le proprie arti magiche. Grazie a questi ultimi, sia l’esplorazione che il combattimento porteranno tutto ad un livello superiore, più stratificato, attraverso i poteri di cui sono dotati e aiutandovi – all’occorrenza – nel corso della vostra avventura. Toccherà sfruttare i punti deboli di ogni nemico per provare ad avere la meglio il più rapidamente possibile, evitando di essere sopraffatti e cercando di inanellare quante più combo possibili, in modo da caricare l’apposito contatore che porterà poi, ad avere, ulteriori benefit.

Ovviamente, se parliamo di magie e di evocazioni, non potrete fare incetta del loro utilizzo senza una giusta strategia o senza avere con sé oggetti volti a mantenere carica la barra dell’anima o quella delle arti magiche, che si svuoteranno poco a poco fino a renderle inutilizzabili per un determinato lasso di tempo. Si potranno anche raccogliere frammenti di anima lasciati in giro dai nemici durante gli scontri per ricaricarle, ma insomma, bisogna sempre prestarvi attenzione. Le evocazioni giocheranno un ruolo fondamentale, così come il raccoglimento di oggetti utili a potenziare la protagonista; il trovare nuove pergamene per apprendere arti magiche; portare a termine incarichi secondari, eccetera, eccetera, eccetera.

Le fondamenta di Valkyrie Elysium sembrerebbero quindi solide, ma bisognerà capire quanto longeva e sfaccettata sarà l’opera in questione.

Perché le vostre missioni partiranno dal Valhalla, là, dove ha sede il trono del sommo Odino; attraverso quello che è a conti fatti un hub centrale da cui sarà possibile teletrasportarsi di volta in volta sulle deserte lande di Midgard. Un modo giusto e sensato – se ci pensate –, per racchiudere il fulcro di un titolo che sotto questo aspetto mi ha ricordato lo svolgersi degli eventi visto nella serie Nioh; c’avete presente?

Le missioni secondarie trovate in giro per le vostre scampagnate saranno difatti separate dalla missione principale che starete svolgendo, portandovi il più delle volte a ritornare sui vostri passi e a rivisitare una zona già vista e rivista; cosa questa che potrebbe risultare stucchevole e noiosa senza la giusta dose di equilibrio, diciamocelo. E se comunque il gioco ci prova a cambiare un minimo i connotati ad un’ambientazione già vista, attraverso il caldo sole del pomeriggio o il chiaro bagliore della luna, non vi nego che potreste accusare non poco.

Perché, come dicevo poc’anzi, seppur artisticamente si assista a qualche scorcio piacevole e quel leggero tratto di pennarello che ne rimarca i contorni doni un certo fascino, siamo lontani dalla qualità vista in opere più blasonate; ma anche da quella degli episodi precedenti. Le ambientazioni sono spesso grandi, sì, ma vuote, forse volte a favorirne la fluidità dell’azione e ad evitare l’incepparsi costante di una telecamera che in un paio di occasioni ha fatto i capricci; non saprei.

valkyrie elysium

Sta di fatto che sulle prime non è qualcosa di propriamente avvolgente e gratificante e credo bisognerà farci l’abitudine prima di saperlo apprezzare, nonché tastarne l’effettiva bontà solo a titolo concluso per avere una quadra completa.  C’è da dire, però, che alla resa visiva fa da contraltare un piacevole level design, grazie anche all’utilizzo di un ormai onnipresente rampino (che può essere utilizzato pure in combattimento) e ai numerosi segreti disseminati lungo il percorso; l’onirico accompagnamento musicale riecheggia invece fiero di sé durante l’esplorazione e gli scontri, ed infine persino il feedback aptico del DualSense trova pace in qualche piacevole interpretazione.

Insomma, a conti fatti, seppur spiazzante sulle prime, mi sono divertito non poco a giocare questa corposa demo di Valkyrie Elysium rilasciata in mattinata da Square Enix (e a farci “nottata”), nonostante quelli che possono essere alcuni dubbi evidenziati in sede di provato (per lo più di ridondanza e di natura tecnica). L’unica cosa che ci resta da scoprire, oltre a quanto appena detto, è come questo modo di giocare si evolverà durante il cammino di Maria; perché ad onor del vero, le basi poste da Soleil sono interessantissime e in linea con quanto visto in passato.

Pertanto non vorrei ritrovarmi a metà gioco per poi dover abbandonarlo a causa di una noia prevalsa.

Manca comunque poco per scoprirlo e lungi dal volervi spoilerare gli ulteriori contenuti di questa demo, vi invito a provarla.

Credo fermamente possa essere apprezzata.

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Gennaro Schiavelli

“Non vuoi niente. Non credi in niente. Il futuro è il tempo che ti rimane prima di finire un videogioco. Non credi nella vita dopo la morte e hai poca fiducia nella vita in generale. L’unica cosa che sai per certo è che non vuoi le stesse cose dei tuoi genitori.”